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Fabio Rolla, Il viaggio di Lazzaro Spallanzani a Portovenere ed alle Alpi Apuane nell’estate 1783, ed. Cinque Terre, 2015
sabato, 3 Ottobre, 2015 • 17:00 - giovedì, 9 Febbraio, 2017 • 17:54
Lazzaro Spallanzani (1729 – 1799), abate e naturalista, è stato un grande scienziato italiano. Per il rigore e l’acume scientifico con cui applicò il metodo sperimentale alle sue osservazioni in embriologia, fisiologia e anatomia è considerato uno dei fondatori della biologia moderna.
Lazzaro Spallanzani soggiornò a Portovenere dalla fine di luglio all’inizio di ottobre 1783 effettuando importanti osservazioni naturalistiche sugli organismi marini propri dei fondali del Golfo della Spezia, sulla conformazioni dei monti che lo circondano, sulle isole Palmaria e Tino e sulla “Polla d’acqua dolce di Cadimare”.
Soggiornò quindi fino alla fine di ottobre a Carrara e Massa dove effettuò importanti osservazioni naturalistiche sulla conformazione delle Alpi Apuane e sul loro marmo, nonché sui fiumi Carrione e Frigido. Sulla via del
ritorno verso Modena, effettuò ulteriori osservazioni sulla Garfagnana e sull’Appennino Tosco Emiliano.
Ebbe inoltre modo di osservare, durante il viaggio, gli effetti concomitanti della catastrofica eruzione del vulcano Laki in Islanda, che interessarono tutto l’emisfero nord della Terra, e successivamente le loro conseguenze sul clima.
Gli scritti di Lazzaro Spallanzani sul Golfo della Spezia e sulle Alpi Apuane abbracciano campi quali la biologia marina, la geologia, la petrologia, la cristallografia, l’antropologia e costituiscono il primo importante episodio della loro Storia Naturale.
All’incontro sarà presente una delegazione del Centro Studi Lazzaro Spallanzani di Scandiano (RE), nelle persone del presidente, Dott. Bruno Cavalchi e dei Professori Stefano Meloni e Oscar Poli.
Presenta Bruna La Sorda, archivista
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