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David Bellatalla

David Bellatalla è docente di antropologia alla Università di Ulan Bator – Mongolia, ricercatore e studioso di nomadismo che da oltre vent’anni svolge ricerche in ambito antropologico–culturale. Ha compiuto spedizioni scientifiche in Asia e America del Sud, realizzando libri, articoli, documenti filmati e immagini relativi a numerose realtà etniche del pianeta.
Tra il 1987 e il 1988 svolge ricerche nelle regioni Himalayane (Nepal, Ladakh e Tibet occidentale) e tra il 1989 e il 1991 è nell’America del Sud per ricerche etnografiche e antropologiche sulle popolazioni andine (Cile, Argentina, Bolivia, Perù, Ecuador, Colombia e Venezuela).
Dal 1992 ha iniziato un costante lavoro di investigazione scientifica sul nomadismo in Mongolia. Ha condotto ricerche antropologiche sulle popolazioni Aghin-Buriati, Tsaatan, Darkhat, Toba e Uriankhai per conto di Accademie delle Scienze e atenei di diversi paesi delmondo.
Nel 1996 diviene membro dello IAMS Centro Studi e Ricerche dell’Accademia delle Scienze della Mongolia.
Dal 2001 è membro della giuria del Premio Chatwin.
Nel 2002 è coordinatore e moderatore della sezione “Etnografia & Antropologia” per il Simposio Mondiale di Studi Accademici sulla Mongolia tenutosi tra il 5 e 11 agosto dello stesso anno.
Nel 2008 è stato insignito della Medaglia d’Argento per meriti umanitari dalla Croce Rossa della Mongolia e attualmente è impegnato nella realizzazione di una “casa della speranza” per bambini di strada nel Gheer District della capitale Mongola, per dare rifugio a coloro che non hanno un tetto sulla testa, in una regione dove in inverno si sfiorano i 50 gradi sotto zero.
Nel 2013 riceve la medaglia d’Oro dal Governo della Mongolia e dalla Croce Rossa per le sue attività umanitarie in Mongolia.
Nel luglio del 2016 riceve il Premio “Paul Harris Fellow” dal Rotary International per le sue iniziative umanitarie, soprattutto per quelle a favore dei bambini di strada di Ulan Bator.
Ha pubblicato numerosi articoli per riviste scientifiche e specializzate; diversi libri tra i quali: “Sciamanesimo e sacro tra I Buriati della Mongolia”; “Tsaatan: gli uomini renna della Mongolia”; “Trekking nella Cordigliera – un anno a piedi attraverso le Ande”; “Dreams and Oracles”, “Audiovisual Anthropology; a theory of investigation for research in Shamanism and Spirituality”, “In viaggio con le nuvole”, “Eugenio Ghersi; un marinaio ligure in Tibet” e “Sull’altipiano dell’ Io sottile”.
Dal 1990 le sue immagini fotografiche sono state esposte in diverse città europee e australiane, tra le altre: “Magia delle Ande” “Sensazioni andine”; “Popoli degli Dei”; “La via della seta” “gli uomini renna della Mongolia”; “Lusajiu – Un popolo della Sierra Nevada di Santa Marta”.

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