Alfonso Maurizio Iacono
Alfonso Maurizio Iacono, già professore ordinario di Storia della filosofia, insegna attualmente Teoria e Storia dei Sistemi Filosofici all’università di Pisa. Si è occupato e si occupa dei rapporti tra filosofia e antropologia tra XVIII e XX secolo. Ha lavorato attorno alla nozione di zòon politikòn e sui rapporti tra storia e politica. Si è inoltre interessato di epistemologia, in particolare del problema dell’osservatore, dei concetti di “sistema”, “complessità”, “autopoiesi”, della questione della rappresentazione visiva. E’ stato tra i primi in Italia ad avvertire l’importanza della nozione di “complessità” all’interno di una riflessione che, negli anni ’70 e ’80, cercava nuovi intrecci fra le scienze naturali e le scienze storico-sociali.
Sul piano del metodo di ricerca ha sempre pensato che la storia della filosofia non sia riducibile alla storia dei filosofi e, in questo senso, ha operato soprattutto nel campo della storia e della teoria dei concetti filosofici. Distante dallo storicismo tradizionale, sensibile ai temi della storia come problema filosofico e gnoseologico, negli ultimi tempi si è occupato, da un lato della questione filosofico-politica dell’autonomia nei suoi rapporti con i temi della libertà, della democrazia, dell’apprendimento, dall’altro con il problema della rappresentazione soprattutto da un punto di vista cognitivo. Nel rapporto fra ricerca e insegnamento ha sempre ritenuto centrale il senso della critica e il nesso tra filosofia e critica, non soltanto sul piano etico-politico, ma anche su quello gnoseologico.
Tra i suoi molteplici interessi e le sue attività di ricerca si segnalano anche lavori nell’ambito della filosofia con i bambini (Le domande sono ciliegie, 2000; Per mari aperti, 2003), in quello degli studi cognitivi e sull’illusione teatrale. Parte importante del suo impegno di studioso e di ricercatore è costituito dal campo della riabilitazione neurocognitiva, dove le sue ricerche teoriche sull’idea dei mondi intermedi hanno trovato spazio di riflessione, ma anche di applicazione pratica e terapeutica (Storia di mondi intermedi, ETS, Pisa 2016). Inoltre ha creato, organizzato e presentato, insieme a Renzo Boldrini, Andrea Bastogi, Roberto Scarpa, Giacomo Verde, alcune performances teatrali di carattere filosofico, come Con altri occhi, Nostalgia del futuro, Il cibo tra il corpo e la mente (in occasione dell’Expo 2015).
La sua bibliografia consta di una vastissima serie di pubblicazioni di natura scientifica e culturale. Alcuni suoi saggi e interventi sono tradotti nelle maggiori lingue europee. Nel 2001 il suo libro Autonomia, potere, minorità (2000) ha vinto il premio Pozzale-Luigi Russo per la saggistica.
Tra i suoi scritti, oltre a quest’ultimo, si segnalano, tra gli altri, Il borghese e il selvaggio (1982, 2003 seconda edizione ), Teorie del feticismo (1984), L’evento e l’osservatore (1987, 2013 seconda edizione; tr. fr. L’evénément et l’observateur, 1998), Le fètichisme. Histoire d’un concept (1992), The American Indians and the Ancients of Europe (1994), Tra individui e cose (1995); Paura e meraviglia. Storie filosofiche del XVIII secolo (1998), Caminhos de Saida do Estado de Menoridade (2000), Storia, verità, finzione (2006), L’illusione e il sostituto (2010); Storie di mondi intermedi (2016); Il sogno di una copia (2016); The History and Theory of Fetishism (2016); Studi su Karl Marx (2018); The Bourgeois and the Savage (2020); Socrate a cavallo di un bastone (2022); Paura e meraviglia. Storie filosofiche del XVIII secolo (seconda edizione), ETS, Pisa 2024.
A ciò si deve aggiungere la sua attività di giornalista e editorialista che per molti anni ha svolto, pubblicando, tra l’altro e soprattutto, sul quotidiano Il Manifesto, e continua a svolgere in particolare sulla Rivista Il Grandevetro (di cui è direttore responsabile) e più recentemente su il Tirreno.
E’ stato Preside della Facoltà di Lettere e Filosofia dal 2003 al 2012.
E’ stato Presidente del Sistema Museale d’Ateneo, nonché Presidente della Fondazione Armunia. Ha anche insegnato all’Université de Paris1 (Sorbonne-Panthéon); ha tenuto lezioni e conferenze in molte università italiane e straniere.
Nel 2013 è stato insignito dall’Università di Pisa dell’Ordine del Cherubino.