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Lectio Magistralis di Giovanni Solimine, “Esercizi di lettura futura”
17 Maggio • 18:00 – 19:00
Sinossi
La rivoluzione digitale ha trasformato profondamente la nostra vita quotidiana e le dinamiche della partecipazione culturale. Lo smartphone – che utilizziamo per le conversazioni telefoniche, per scrivere e inviare testi, per registrare e trasmettere suoni e immagini, per ascoltare la radio o guardare la televisione e per tantissimi usi – incarna questo cambiamento.
La rete e il digitale non sono nuovi mezzi che prendono il posto di quelli che li avevano preceduti, ma un nuovo ambiente di riferimento, che assorbe e ingloba tutto.
Pensando all’impatto del digitale sulla parola scritta, sull’editoria e sulla lettura, bisogna prendere atto del mancato successo degli e-book, forse perché sono un’imitazione dei libri di carta e utilizzano solo in minima parte le potenzialità delle tecnologie. La testualità può assumere in rete una nuova vita e dar luogo ad applicazioni di estremo interesse, sviluppando la capacità di raccontare storie non necessariamente in forma scritta e cercando terreni di ibridazione: si pensi al tessuto narrativo presente nei videogiochi.
Le scienze cognitive richiamano la nostra attenzione sulla necessità di sviluppare competenze “anfibie”, per muoversi con padronanza in ambiente analogico e digitale, come già avvenne col passaggio dalla oralità alla scrittura.
Pensando al rapido successo di podcast e audiolibri, tutto lascia immaginare che in futuro sempre più spesso leggeremo con le orecchie. Questi prodotti, concepiti per l’ambiente digitale, racchiudono in sé elementi di debolezza e fattori di successo (compatibilità con lo stile di vita multitasking, smaterializzazione, fruibilità in streaming etc.) che possono essere la chiave per una loro sempre maggiore diffusione.