ESTER ARMANINO
Ester Armanino è nata a Genova dove vive e lavora come architetto…
Storia naturale di una famiglia (Einaudi, 2011) è il suo primo romanzo.
Per capire le cose bisogna provare almeno a guardarle bene, ma a starci dentro finisce che non si vede niente: a stare dentro alle cose, finisce che anche un microcosmo come la famiglia ti sembra un universo enorme e inesplicabile.
Bianca lo sa, e infatti quel mondo lo studia con gli occhi spalancati e la curiosità di un’entomologa. Così, rimpicciolito e chiuso in una teca trasparente, l’universo familiare si dipana secondo traiettorie che appaiono all’improvviso prevedibili, e «anche i sentimenti più spietati possono sembrare naturali»: una madre-ape che «lavora incessantemente all’armonia riducendosi le ali a brandelli», un padre che si ostina a ricoprila di seta per farla somigliare a una farfalla, donne-mantidi che depongono le uova con i baci, e poi formiche, ragni, lucciole.
Ogni momento, nella vita di Bianca, è un diorama da museo al quale apporre una didascalia, parole limpidissime e spietate che cristallizzino l’esistenza e le diano senso.
Finché, un giorno d’estate, la teca si rompe e il mondo-insetto si sparpaglia, Bianca lo guarda scomparire ai margini senza più parole per descriverlo e impara cosa sia la fine: delle bugie, dell’amore, dell’infanzia, della vita.
Con una lingua limpidissima, che trasforma gli stati d’animo in immagini di grande potenza, la ventottenne Ester Armanino costruisce un romanzo di formazione atipico, capace di raccontare con assoluta originalità il momento irripetibile in cui la vita ci impone di scegliere: se restare, ancora una volta, con la fronte sul vetro e gli occhi spalancati a osservare, oppure imparare a fidarsi di nuovo, e scoprire che le cose, a guardarle da insetto, non si possono spiegare ma si possono vivere. (www.einaudi.it)