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Daniele Giannetti, Virgoletta il borgo dei campanari

martedì, 2 Ottobre, 2012 • 17:00 - 19:30

Presentazione del libro di Daniele Giannetti, Virgoletta il borgo dei campanari (Edizioni Giacché, 2012). Introduce Irene Giacché, editore, presenta Eliana M. Vecchi, Presidente dell’Istituto Internazionale di Studi Liguri, Sez. Lunense.

Da lontano, in una visione panoramica, Virgoletta offre il quadro ordinato e compatto d’un borgo immerso nella campagna, entro una cornice leggiadra di alberi fioriti nella bella stagione o sfumato nelle stagioni più malinconiche da una romantica nebbiolina, tra alberi spogli lucidi di pioggia, su uno sfondo digradante di colline. Al centro, la chiesa, col suo campanile alto trentuno metri, orgogliosamente proteso verso le nuvole, con le sue cinque campane e la ben affiatata squadra di campanari pronti a suonarle, fatta di “effettivi” e “riserve”, praticamente tutto il paese.
«Cinque tasti, cinque campane, cinque note e, dunque, cinque campanari! Niente alta tecnologia, niente elettronica, ma solo meccanica», precisa il fotografo Daniele Giannetti, che in questo libro ha racchiuso i sorrisi, i paesaggi entiche pietre di Virgoletta. Con la sensibilità del musicista esperto, ci rivela un autentico patrimonio fatto di spartiti scritti coi numeri, musica “a orecchio” e motivetti popolari riadattati per cinque note – cinque campane – divenute improvvisamente, da strumento solenne che batte un unico suono, accompagnamento versatile e allegro di inni religiosi o ritmi laici, di danze, canti e valzer, o magari di classici e arie tratte dalle opere liriche (ascoltare per credere!).
Dall’alto del campanile, raggiunta la cella delle campane dopo un faticoso percorso, sempre più penoso con l’avanzare dell’età, su scale di legno antiche un po’ sconnesse, i campanari guardano con affetto, come affacciandosi da un altro mondo, i tetti rossi del paese ai loro piedi e la piazza della chiesa animata dalla gioia festiva, mentre il suono potente delle campane rimbalza da una pietra all’altra, sul lastricato del borgo e si perde tra gli architravi scolpiti, gli antichi stemmi gentilizi e i simboli religiosi; lungo la strada centrale, tra una fontana ornata da una testa leonina e un’antica data scolpita su un portale…

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Data:
martedì, 2 Ottobre, 2012
Ora:
17:00 - 19:30
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